martedì 16 febbraio 2010

La Crescia con i Grasselli

Un anno fa ho portato mio figlio a una festa di compleanno di una sua compagna di classe, e nel buffet c'era anche la crescia con i grasselli, ho provato ad assaggiarla e appena messa in bocca non riuscivo a credere al mio palato. Non avevo mai mangiato una crescia così buona, sono andato subito alla ricerca della persona che aveva fatto quel capolavoro, scoprendo che era la nonna della festeggiata, dopo le dovute presentazioni non ho potuto fare altro che i miei complimenti per l'ottima riuscita. Nadia, questo è il nome della signora che mi ha lasciato nei ricordi più vivi la crescia con i grasselli, tengo stretto questo ricordo insieme a tutti quei piatti che mi danno la voglia e la passione per il mestiere che faccio.
Nadia mi raccontava che solo nel periodo subito dopo la mattanza del maiale c'è la possibilità di trovare i grasselli più fragranti e gustosi, quindi solo in quel periodo si può fare la vera crescia.
Da noi si trova nei forni tutto l'anno ma sinceramente non è mai stata di mio gradimento, i grasselli sono gommosi e a stento si masticano, quindi devo dire che proprio non mi piaceva, Nadia è riuscita a farmi cambiare idea e questo quando avviene lascia un solco indelebile nella mia memoria.
Ci siamo promessi che per l'anno avvenire se ci fossimo incontrati avremmo documentato con un servizio fotografico la creazione di questa prelibatezza.


La Ricetta:


1 Kg di Farina

50 gr di Lievito di birra

200 gr Strutto

2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

200 gr di Grasselli di maiale

Sale e Pepe qb

Acqua a 80 gradi

Fare la fontana con la farina, mettere sale e pepe nei bordi, aggiungere lo strutto il lievito e l'olio e in fine i grasselli. Aggiungere l'acqua fio a ottenere un impasto morbido.
Impastare a lungo. Imburrare con la margarina la teglia, stendere l'impasto e far lievitare, con l'aggiunta di un po di strutto in superficie.
Infornare se è possibile in un forno a legna a 300 gradi di temperatura per pochi minuti, in mancanza, in un forno a 200 gradi fino a doratura. Servire calda, ma va bene anche fredda.
Come si può notare è estremamente grassa ecco perché è consigliabile mangiarla solo in questo periodo dell'anno.

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