Sabato 08/03/2008
Eccomi qua,
ieri sera sono stato invitato ad una cena dal mio amico Luca che è anche uno dei fornitori che mi accompagna quando lavoro in albergo durante la stagione. Eravamo in 12 e conoscevo di vista solo alcune persone; Luca dopo avermi offerto l'aperitivo mi ha accompagnato in un vecchio casolare poco fuori Senigallia.
Il casolare con poche luci esterne dava come prima impressione, vista anche la pioggia, quella di un'abitazione dismessa e anche un po lugubre. Questa impressione si spense subito, quando Luca con il suo forte entusiasmo ha aperto la porta; ad accoglierci c'erano due amici di Luca e uno di loro era anche il proprietario del casolare, l'atmosfera divento subito calda e accogliente e naturalmente il profumo del sugo, un ragù come nonna comanda si diffondeva nell'aria, e nella mia mente mi riportava a quando ero bambino, e con i miei genitori si andava in campagna con gli amici.
Mentre aspettavamo il resto della comitiva, un buon rosso del contadino ci accompagnava insieme al proprietario a visitare la casa, naturalmente non poteva mancare il forno a legna esterno che era a pieno regime occupato a cuocere l'agnello.
I discorsi che furono affrontati rientravano a far parte dell'imprenditoria turistica, della ristorazione e delle lacune e pregi che la nostra regione (Marche) ha.
In casa erano già pronte le patate al forno, i pomodori al gratin e l'arrosto, tutto era pronto per fare di una serata uno splendido ricordo. Il rosso continuava a scendere imperterrito nei nostri intestini, preparando la base per il resto che prometteva molto bene.
Da li a poco arrivarono tutti gli ospiti, chef, cuochi e imprenditori turistici, ci sedemmo a tavola, apparecchiata in modo semplice e informale. La serata trascorse serenamente affrontando sia problematiche personali che riguardavano la famiglia, la religione e l'educazione, sia quelle più prettamente professionali.
Eccomi qua,
ieri sera sono stato invitato ad una cena dal mio amico Luca che è anche uno dei fornitori che mi accompagna quando lavoro in albergo durante la stagione. Eravamo in 12 e conoscevo di vista solo alcune persone; Luca dopo avermi offerto l'aperitivo mi ha accompagnato in un vecchio casolare poco fuori Senigallia.
Il casolare con poche luci esterne dava come prima impressione, vista anche la pioggia, quella di un'abitazione dismessa e anche un po lugubre. Questa impressione si spense subito, quando Luca con il suo forte entusiasmo ha aperto la porta; ad accoglierci c'erano due amici di Luca e uno di loro era anche il proprietario del casolare, l'atmosfera divento subito calda e accogliente e naturalmente il profumo del sugo, un ragù come nonna comanda si diffondeva nell'aria, e nella mia mente mi riportava a quando ero bambino, e con i miei genitori si andava in campagna con gli amici.
Mentre aspettavamo il resto della comitiva, un buon rosso del contadino ci accompagnava insieme al proprietario a visitare la casa, naturalmente non poteva mancare il forno a legna esterno che era a pieno regime occupato a cuocere l'agnello.
I discorsi che furono affrontati rientravano a far parte dell'imprenditoria turistica, della ristorazione e delle lacune e pregi che la nostra regione (Marche) ha.
In casa erano già pronte le patate al forno, i pomodori al gratin e l'arrosto, tutto era pronto per fare di una serata uno splendido ricordo. Il rosso continuava a scendere imperterrito nei nostri intestini, preparando la base per il resto che prometteva molto bene.
Da li a poco arrivarono tutti gli ospiti, chef, cuochi e imprenditori turistici, ci sedemmo a tavola, apparecchiata in modo semplice e informale. La serata trascorse serenamente affrontando sia problematiche personali che riguardavano la famiglia, la religione e l'educazione, sia quelle più prettamente professionali.
Devo dire che ho trascorso una bellissima serata e spero che Luca avrà altre idee come questa.
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